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Mangiarono a sazietà.
Mc 8,1-10

Poiché vi era di nuovo molta folla e non avevano da mangiare, Gesù chiamò a sé i discepoli e disse loro: «Sento compassione per la folla; ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da mangiare. Se li rimando digiuni alle loro case, verranno meno lungo il cammino; e alcuni di loro sono venuti da lontano».
Gli risposero i suoi discepoli: «Come riuscire a sfamarli di pane qui, in un deserto?». Domandò loro: «Quanti pani avete?». Dissero: «Sette».
Ordinò alla folla di sedersi per terra. Prese i sette pani, rese grazie, li spezzò e li dava ai suoi discepoli perché li distribuissero; ed essi li distribuirono alla folla. Avevano anche pochi pesciolini; recitò la benedizione su di essi e fece distribuire anche quelli.
Mangiarono a sazietà e portarono via i pezzi avanzati: sette sporte. Erano circa quattromila. E li congedò.
Poi salì sulla barca con i suoi discepoli e subito andò dalle parti di Dalmanutà. 

Nei pressi della riva del Lago di Galilea, la cui estensione era di un buon terzo superiore alla attuale, si erigeva una montagna  con una vetta piana e coperta da erba alpestre.

Nessuno aveva visto la direzione che avevano preso, se non la donna greca la cui figlia posseduta da un demonio era stata guarita dal Signore; il fatto che potessero starsene tranquilli qualche giorno era quindi in forte dubbio.

Infatti incominciarono ad apparire da molte parti, sulla grande spianata che coronava il monte, delle grandi masse di gente dai dintorni, i quali conducevano con sé zoppi, ciechi, muti, storpi e un numero grande di uomini e donne travagliati da ogni infermità. Gli ammalati saranno stati cinquecento e più; furono deposti in un ampio cerchio intorno al Signore ed ai Suoi piedi e Lo pregarono che li guarisse! Ed ecco, Gesù li guarì tutti con una sola parola e disse loro: «Ora alzatevi e camminate!». I ciechi si accorsero di aver riacquistata bella e limpida la vista, come se fossero nati da poco; i muti provarono a parlare e videro che potevano rispondere a ciascuna domanda rivolta loro; gli zoppi e gli storpi tentarono di muovere le membra contratte ed in parte interamente disseccate e constatarono che funzionavano alla perfezione! E non ci fu tra di loro uno solo che avesse potuto dire di non essere completamente guarito.

Così pure anche tutti gli altri ammalati si ritrovarono del tutto risanati. 

La folla era già in compagnia di Gesù da tre giorni (gli ammalati furono appunto guariti nel terzo giorno) ed aveva consumato tutte le provviste che avevano portati con loro.

L’alleanza nuova era già stata suggellata, e il Signore non voleva congedarli senza che avessero mangiato qualcosa, perché alcuni di essi provenivano da distante. Ecco che i sette pani della presentazione che erano presenti nell’Arca dell’Alleanza, (Arca presente nel Tempio ma che  già da trent’anni, all’incirca dalla data dell’omicidio di Zaccaria era stata abbandonata dallo Spirito dell’Altissimo), si ripresentano oggi.

Gesù voleva che fossero gli apostoli che dessero loro stessi il cibo alla folla affamata; ma nessuno capì di che cibo parlava il Signore. La fede degli apostoli, tranne forse quella di Giovanni e di Pietro, era qua e là ancora un po' bacata e mancava della forza necessaria. Se avessero avuto una fede ferma e senza alcun dubbio sulla riuscita ci ciò che intendevano compiere, in verità avrebbero potuto loro stessi sfamare queste persone. Ma per giungere ad un simile risultato la loro fede era ancora troppo debole.

Ma l’Amore del Signore, è l’unico mezzo per poter operare prodigi; ecco come l’amore può moltiplicare il frutto delle nostre azioni, tale da sfamare non poche persone con ciò che possediamo, ma ben migliaia e migliaia di persone con ciò che ci verrà elargito dal Cielo, in base alla nostra ferma fiducia in Dio.

I veri figli di Dio, poiché è l’Amore divino in loro a guidarli e a mantenerli, sono essi stessi di per sé colmi dell’energia creatrice.  

E i loro frutti sazieranno  gli affamati e costituiranno una buona scorta da portare con sé di ritorno alla vita quotidiana.

 

 

Io ora vado compiendo grandi cose dinanzi ai vostri occhi ed orecchi, ma voi stessi farete cose anche maggiori nel Mio Nome, il quale è l'Amore di Dio nei vostri cuori, senza il quale nessuno può fare niente di utile per la vita eterna, dato che l'Amore di Dio è la vera e propria Vita indistruttibile tanto in Dio Stesso, quanto in ciascun essere che è proceduto da Lui.