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MESSAGGI DI GESU'

Gli abitanti di Ninive ci condanneranno.
Lc 11, 29-32

Mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire:
«Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione.
Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone.
Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».

 

Nel Giorno del giudizio, gli abitanti di Ninive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno. Certo, si parla della generazione presente al tempo del Signore. Si parla anche però della generazione incredula, e l’incredulità è ciò che maggiormente caratterizza il nostro tempo.

Quanti e quali segni il Signore permette che si verifichino per togliere dalla nostra anima da quel velo di morte apparente che la avvolge. Pochi mesi addietro abbiamo avuto di fronte la tragedia del Giappone, e il disastro in Australia. E non di meno sono da considerare gli eventi secondo i quali popoli fino ad ora sottomessi si ribellano ai loro dittatori.

Naturalmente agli occhi di molti questi eventi appaiono come qualcosa che è sempre successo nel corso degli anni, e sempre succederà. E’ anche vero che i pazzi ci sono sempre stati, e Giona poteva benissimo apparire come un pazzo agli occhi degli abitanti di Ninive.

E invece essi credettero. Gli abitanti di Ninive crederono ad un uomo che attraversando la città gridava: “Ancora 40 giorni e Ninive sarà distrutta!”.

Non penso che Giona abbia avuto una grande forza di persuasione; penso invece che gli abitanti di Ninive si siano finalmente resi conto sul quanto fosse errata la loro concezione della vita.

Noi, invece, non solo ci consoliamo del fatto che questi avvenimenti siano così distanti da noi da non poter influire sulla nostra quotidianità, ma addirittura continuiamo come se nulla fosse.

Il re di Ninive istituì un digiuno, e che ci si dovesse vestire di sacco. Anche il Battista parlò di sacco e cenere, ma non ha detto  proprio che sacco e cenere sono cose indispensabili per fare vera penitenza, perché nelle sue prediche esso ha parlato di queste cose in senso figurato, volendo così significare il ravvedimento seriamente voluto dall’uomo divenuto schiavo del peccato.

Anche Semiramide, la regina del Sud, piegò il suo pensare alla sapienza di Salomone, e noi, che abbiamo il Signore a nostra disposizione, non ci degniamo nemmeno di darGli ascolto.

La sua morte e resurrezione fu un grande segno per i sacerdoti del tempio e i loro proseliti, e costituì un grande giudizio su di essi.

A coloro che questi segni invece sanno riconoscerli molto bene, è dedicato questo breve messaggio

 

 

Non rattristarti per le vicende della vita, ma lasciati andare nell’Onda Soave del Mio Amore.

Non temere ciò che può accadere, vedendo ciò che accade nel mondo, non vivere nella paura, non cedere il passo alla inquietudine, pensa che il Mio Sguardo non ti lascia, pensa che è sempre su di te, anche i capelli del tuo capo sono contati, ogni pensiero è conosciuto, ogni sentimento scrutato.  

Questo dico ad ogni uomo perché rifletta bene su ciò che fa e a come lo fa.

Se anche vedessi le montagne spostarsi, se anche vedessi il mare uscire dai suoi confini, se anche vedessi il cielo incupirsi fino a fare terrore, non spaventarti perché Io, Io, Gesù, sono con te e tu sei in Me stretta al Mio Cuore. Chi è Mio in questo modo non deve temere né tremare, qualunque cosa accada perché sa che non accade ciò che non voglio, ma solo quello che permetto.