
 Il  Signore disse: «A chi posso paragonare la gente di  questa generazione? A chi è simile? È simile a bambini che, seduti in piazza,  gridano gli uni agli altri così:
  “Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato,
    abbiamo cantato un lamento e non avete pianto!”. 
    È venuto infatti Giovanni il Battista, che non mangia pane e non beve vino, e  voi dite: “È indemoniato”. È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e  voi dite: “Ecco un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di  peccatori!”. 
    Ma la Sapienza è stata riconosciuta giusta da tutti i suoi figli». 
Chi sono questi bambinii e chi sono gli altri compagni? Iniziamo dagli altri compagni.
Gli “altri” sono dei farisei che non avevano accettato
    l’invito, dagli invitati a cena in una locanda, a rimanere perché il
    tempo non prometteva niente di buono. Ma i farisei non potevano restare a
    contatto con i pubblicani, e intrapresero il loro viaggio verso Cafarnao
    via terra, per poi ritornare, dopo varie peripezie, alla locanda. Ma
    nonostante l’accettazione incondizionata dei farisei da parte di Gesù,
    dei discepoli e dei pubblicani, questi mostravano sempre un comportamento
    ostile e pretestuoso. Ed ecco che Gesù ,il giorno dopo (di sabato) a
    pranzo, esterna tutto il Suo disappunto.
    
Cosa vuole farci capire il Signore? Noi che siamo seduti dinanzi al Signore, dobbiamo smettere di suonare il flauto e di cantare alcuna canzone lamentevole a questa pazza stirpe, poiché essi sono storpi nello spirito, e per conseguenza non possono danzare; il loro animo è pietra dura che non assorbe alcuna umidità.
Giovanni, è venuto ed ha condotto una vita tanto severa che egli, all’infuori di locuste e di miele selvatico, che si procurava faticosamente estraendolo dalle buche della terra, non mangiava e non beveva quasi nulla; e i farisei, nonché altri della stessa risma, gli rinfacciarono che era il diavolo che durante la notte lo manteneva e lo nutriva.
Ebbene, Giovanni come nessun altro prima di lui ha suonato e cantato lamentevolmente più che a sufficienza, ed ecco, che i farisei e molti altri uguali a loro non hanno voluto saperne di danzare o di piangere.
Poi invece è sceso sul mondo il Signore promesso da lungo tempo; Questi mangia e beve. Che cosa dicono adesso? "Ecco! Vedete chi è Costui? Un divoratore e beone, ed anche un amico intimo di pubblicani e peccatori!"
"Ma la sapienza è stata riconosciuta giusta da tutti i suoi figli ". Sono cioè le loro stesse opere (figli) che li dichiarano pazzi, e così questa sapienza che i farisei hanno ostentato risulta giustificata nelle loro opere.
Così vale per la Sapienza del Signore. Non per questo i figli della Luce che accettano e riconoscono la sapienza del Signore si devono preoccupare se non vengono compresi dal mondo, poiché diverse sono le vie della notte e molto diverse sono quelle del Giorno. Chi cammina di giorno sa dove va, mentre gli ospiti della notte corrono senza meta come dei forsennati, senza sapere dove sono e dove vanno. Perciò il Giorno non si deve preoccupare del giudizio della notte, bensì il Giorno giustifica il Giorno.