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Così avverrà alla fine del mondo.
Mt 13, 36-43

 

In quel tempo, Gesù congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo».
Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti».
 

 

La parabola della zizzania, come l’ha spiegata ora il Signore deve poter risultare chiara a tutti. Si parla della fine del mondo, del giorno del giudizio.

 

La Terra verrà trasformata, non distrutta. Tutti coloro che hanno scelto il disamore, l’egoismo, tutti coloro che adorano mammona e non Dio, verranno inghiottiti dalla Terra. Si, inghiottiti; si apriranno voragini, l’acqua inonderà una Terra assetata di amore e di rispetto, i vulcani erutteranno nuova materia, terremoti squarceranno il suolo inghiottendo tutto ciò che sta in superficie. Ma immediatamente prima di tutto questo, il Signore rimuoverà i suoi eletti, separerà il grano buono dalla zizzania. L’apocalisse afferma che gli eletti rimossi saranno 144.000.

 

Se il Signore non è riuscito con le soavi parole ad attirare la nostra attenzione, viene il momento che, per evitare una nostra caduta nel precipizio che ci sta davanti, che è la morte dell’anima dovuta alla sua materialità, ci toglie appunto la materia, le cose materiali alle quali siamo tanto affezionati, affinché nella nostra miseria, qualcuno possa riconoscere Dio. Ci da ancora del tempo prima del giorno del Giudizio, ma anche questo tempo sarà contraddistinto da grandi segni, nel cielo e sulla Terra.

 

Oggi vediamo come l’agire dell’avversario di Dio si fa notare insolitamente forte, cerca di trovare accesso ovunque per seminare l’odio e per causare confusione ed egli sfrutta ogni occasione che gli si offre. Istiga gli uomini l’uno contro l’altro, semina zizzania e discordia, procede con menzogne e così ruba agli uomini la tranquillità, di cui hanno bisogno per trovare Dio, colui che è l’avversario di Dio vuole impedire questo. E la sua influenza può essere forte quando gli uomini non stanno in guardia e non si rivolgono subito a Dio, quando si accorgono che lui sta arrivando.

 

E’ già sufficiente un pensiero in Alto, per opporgli resistenza, perché allora è spezzato il suo potere dove si approfitta del Potere di Dio. La pace di un’anima è un abominio per Satana, e lui cerca di disturbare questa pace perché allora tutti gli altri attacchi gli sono più facili e di successo. Noi non sappiamo quanto ci è nemico, come odia tutto ciò che tende a Dio e come non si stanca per farci cadere.

 

Dobbiamo essere vigili ed imparare a considerare come il suo agire ogni parola cattiva, ogni cattiva azione e ce ne dobbiamo difendere, perché più gli cediamo, più saldamente si chiudono le catene che lui ci mette. Dove invece agisce Gesù, c’è pace ed accordo, reciproca comprensione e perdono, perché là c’è l’amore, che permette il Suo Agire. Ecco chi ha orecchi per ascoltare; chi ha l’amore.

 

Tanto facilmente è riconoscibile la dimora dove il sofferma l’avversario di Dio, perché nel suo reame regna disamore, odio ed animosità, tradimento e zizzania. Dobbiamo evitare questo rione, se noi stessi non possediamo tanta forza da poter affrontare l’avversario, tale che possiamo riuscire, grazie al nostro amore, a creare l’ordine, a pareggiare ed a respingere l’avversario. Ma nel tempo della fine ha un gran potere, che gli uomini stessi gli concedono, perché stanno quasi sempre isolati nel mondo, isolati dal loro Creatore e Conservatore, isolati dal buon mondo spirituale, e perciò sono buone mete d’attacco di satana, il quale, senza trovare nessuna difesa, si può avvicinare a loro ed attirarli anche nel suo reame, perché non c’è più molta fede ed amore fra l’umanità, i quali da soli rendono possibili la Presenza di Dio ed una forte Protezione contro di lui.

 

Noi stessi dobbiamo quindi separare il grano buono dalla zizzania.

Satana non può ottenere nulla finché ci muoviamo nell’amore, allora lui cerca dapprima di soffocare in noi l’amore, cerca di agitarci interiormente e di spargere il veleno, per risvegliare in noi dei pensieri ignobili contro il nostro prossimo e attizza là dove il suo pensiero si è acceso in noi. Lui è pericoloso nel suo disamore, il suo odio causa il più grande disastro e dobbiamo sempre essere in guardia e soffocare nel germe i primi moti di sentimento animoso, mentre mandiamo una chiamata a Gesù Cristo, affinché Egli ci liberi dal suo potere.

 

L’avversario teme questa chiamata e perciò cerca di confondere ogni pensiero chiaro in noi, tutto ciò che nel mondo ci rende inquieti e nervosi, è l’influenza da parte sua, per sconvolgere i nostri pensieri, perché allora ha un buon terreno per la sua semina malvagia.

Noi uomini dobbiamo sempre pensare che la lotta fra la Luce e la tenebra dura costantemente e che siamo noi stessi la causa per la quale viene condotta la lotta. Se ora ci poniamo coscientemente dalla Parte di Dio, allora l’avversario perde, ma la sola nostra forza fallisce, perché allora lui è più forte di noi, se non approfittiamo della Forza di Dio mediante l’invocazione per ottenere l’Aiuto. Non lasciamoci mettere in inquietudine a causa dei prossimi, a causa di avvenimenti, di pensieri o vicissitudini. Andiamo incontro ad ogni pensiero inquieto con una chiamata di richiesta in Alto, ed in noi rientrerà la pace, mentre possiamo poi resistere ad ogni tentazione, perché la pace in Dio è un’arma con cui lo possiamo respingere. Rifugiamoci in Colui Che E’ più forte di tutti i tentatori messi insieme. Non diamo alcun motivo all’avversario di Dio di poter trionfare su di noi, ma ricordiamo sempre che noi da soli siamo troppo deboli a prestare resistenza, ma con Dio possiamo tutto, perché non lascia echeggiare non udita nessuna chiamata di richiesta.