HOME
VANGELO DEL GIORNO
ARCHIVIO
CHI SONO
DOWNLOAD
CONTATTI
LA CREAZIONE MOSAICA
IL PONTE SPIRITUALE
I SETTE SPIRITI DI DIO
L'APOCALISSE
L'ANGELO CUSTODE

MESSAGGI DI GESU'

Il Padre e il Figlio.
Lc 10, 21-24

In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».
E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono».

 

“Nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.”

Quelli che cercano Gesù, sono coloro che vengono attirati dal Padre, perché nella Scrittura si dice: “Voi tutti dovete essere istruiti da Dio; chi non impara da Dio, costui non giunge alla Luce, e nessuno arriva a Me, al Figlio, se il Padre non lo attira!”

Secondo la comprensione di questo tempo ciò significa: “Nessuno può giungere alla vera Luce interiore della Vita, che è uguale al Figlio, senza vero amore attivo che è ciò che tu chiami Padre”.

L’Amore, che è chiamato Vita, è quell’eterna Fiamma proveniente dal divino Centro che il Signore designa con l’espressione “Padre”.

Da questo “Padre”, in conseguenza della Fiamma vitale eternamente uguale, esce in tutta l’Infinità la Luce (la Sapienza), che è il Signore Gesù (come “Figlio”). Ma poiché nel Figlio l’Amore è la vera e propria Essenza di Dio, senza la quale non esisterebbe nessun Fuoco vitale, nessuna Fiamma, quindi anche nessuna Luce e nessuna divina Sapienza di Vita, così proprio in Gesù – il Figlio – è unita anche unicamente la personale Entità divina, alla quale nessuno può giungere in qualche modo attraverso qualcos’altro che solamente attraverso l’amore per Gesù.

Detto anche in un altro modo, il “Padre” è il purissimo “Eterno Amore in Dio” ovvero la “Eterna Parola sostanziale” in Se Stesso.

Il “Figlio” invece è la Parola espressa dal Padre, ovvero il Padre Stesso che Si manifesta a noi sostanzialmente nel Figlio. Entrambi si comportano come una parola pensata e una parola espressa, poiché il pensiero è il fondamento, ovvero il padre della parola espressa, ma la parola espressa è di nuovo nient’altro che il pensiero che si manifesta, ovvero il padre della parola stessa.

Se ora capiamo questo, deve esserci già senz’altro chiaro che chi vede e ode il Figlio, deve necessariamente vedere e udire anche il Padre, e di conseguenza che Padre e Figlio sono Uno e lo Stesso, come il pensiero e la parola quindi espressa – e che il Padre è nel Figlio e il Figlio nel Padre, come il pensiero nella parola espressa e la parola espressa nel pensiero.

In base a questo si può capire perché in un altro passo del Vangelo si dice che il Padre è più della Parola o del Figlio. La parola senza il padre, ovvero senza il precedente pensiero,sarebbe certamente una purissima impossibilità. Così il Padre, quale eterno Generatore della Parola, è più della Parola generata. Quando però la Parola è generata, allora essa è senz’altro pienamente identica al Padre!

Per avere la piena visuale su Padre, Figlio (e Spirito), dobbiamo sapere dunque:

l’Uomo-Dio Gesù era sostanzialmente il Padre Stesso ovvero l’eterno Amore Stesso e l’eterna Sapienza Stessa, rivestitaSi di carne umana – ovvero la Pienezza della Divinità in carne ed ossa.

La “Parola” espressa dell’Uomo-Dio Gesù, ovvero la Sua Dottrina, è invece il “Figlio”.

Ma poiché il Padre sapeva fin dall’eternità ciò che Egli avrebbe fatto, così certamente l’Uomo-Dio Gesù era fin dall’eternità anche già “nel Padre”, ma Si manifestò come “Uomo-Dio” in carne ed ossa solamente quando il Padre Stesso si fu espresso pubblicamente!

Forse adesso non comprendiamo ancora come il Figlio e il Padre sono una e la stessa cosa?

Se tuttavia dovessimo avere ancora degli scrupoli, allora guardiamo allo Spirito, esso deve certamente guidarci in ogni verità!

Infatti lo stesso Spirito che era eternamente nel Padre (che è l’originario eterno Pensiero Fondamentale ovvero l’eterno purissimo Amore Stesso) – è senz’altro sicuramente anche nella “Parola” espressa del Padre.

Ma dove c’è uno Spirito, la ci sarà senz’altro anche una e la stessa Entità! Se non fosse così, come avrebbe potuto dire di Sé, l’Uomo-Dio Gesù: “Io sono la Via e la Verità e la Vita! Nessuno viene al Padre se non attraverso Me!” – il che equivale a dire: Io sono l’Amore ovvero il Padre, e l’eterna Sapienza ovvero Dio Stesso, ovvero lo Spirito e la Parola espressa, ovvero l’eterna Vita Stessa in cui dimora tutta la Pienezza della Divinità in carne ed ossa!

Chi dunque accoglie in sé in modo attivo, ovvero vivo, la Parola espressa dal Padre, costui allora accoglie certamente anche il Figlio. Ma chi ha accolto in sé il Figlio, accoglierà certamente anche il Padre, poiché il Figlio e il Padre sono una e la stessa cosa!

Ma chi ha accolto in sé in tal modo Figlio e Padre, costui avrà anche in sé sicuramente lo “Spirito” ovvero il “Calore”, che è uguale come nel Padre, così anche nel Figlio, e da questo Spirito sarà “in ogni verità”, e ciò precisamente per la semplicissima ragione che al di fuori di questo Calore non c’è più nessun’altro calore, e ogni calore proviene dunque solo da

quest’unica Luce e da quest’unica Fiamma. Ma chi è nella Luce, costui è anche nel Padre attraverso il Figlio.

Ma poiché il Padre è l’originaria eterna Fondamentale Vita d’Amore, e ogni luce proviene da questa Vita, così l’uomo avrà ben sicuramente anche la vita eterna, se egli è nella Luce e la Luce in lui attraverso il Figlio, lo Spirito e il Padre!

Il fatto che noi non capiamo immediatamente questo discorso quando lo leggiamo, è colpa esclusivamente della teoria dei Tre-Dei, che fu escogitata a Nicea e più tardi fu resa sempre ancora più materialistica, così che ora più o meno non riusciamo a separarcene. Perciò dobbiamo ora spegnere ogni precedente luce (illusoria) se vogliamo giungere alla pura Luce spirituale che proviene dal Signore.

Ecco che il Signore ci dice che i profeti hanno sempre desiderato vedere Colui che ora i discepoli possono vedere. Prima Dio non era visibile se non come una Luce effusa e diffusa da un centro spirituale; ora Dio si rende visibile come Padre buono nell’Uomo Gesù, per essere sempre presente nella vita di ognuno dei Suoi figli.