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Pochi sono coloro che trovano la porta della vita.    
Mt 7, 6. 12-14

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi. Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti. Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano. Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano!».  

Non buttate le perle ai porci. Le prendono, le infangano e le riciclano infangate dalla loro misera mente presuntuosa e avida di potere.

Chi si è dato al mondo, difficilmente trova la via nel Regno spirituale, lui percorre una via larga, piana, che gli offre molte cose tentatrici che catturano tutti i suoi sensi, che creano benessere al suo corpo e di cui il suo occhio non può staccarsi. Guarderà in giardini fioriti, la sua voglia di vivere viene stimolata e non si stancherà, di assumere in sé tutta la delizia, perché il suo essere la desidera ed il suo desiderio viene calmato da colui che vuole impedire che i pensieri dell’uomo si rivolgono al Regno spirituale.

 

Ma la sua anima langue, perché niente di ciò che gli offrono tutti i beni del mondo calmano la fame e la sete dell’anima che necessita di un altro nutrimento per maturare e guarire, perché l’anima è malata e misera, quando le vengono offerte soltanto delle cose mondane. Ma ci sono sempre di nuovo dei messaggeri ai crocevia, dove deviano su delle vie strette, e vogliono attirare gli uomini su queste vie strette, ma solo raramente riescono a convincere un uomo a non continuare il suo percorso sulla strada larga, ma di usare la via stretta, che conduce alla meta più velocemente e più sicuramente.

 

Quando gli uomini ascoltano i messaggeri di Dio ed accettano il loro accompagnamento, allora sono veramente aiutati, e presto rivolgeranno i loro sguardi in Alto e saliranno coraggiosamente perché là vedono una meta meravigliosa, non si lasceranno nemmeno trattenere da ostacoli o difficoltà di ogni genere, seguono la loro guida e superano tutte le difficoltà, perché i messaggeri sanno descrivere loro la meta in modo talmente meraviglioso, che impiegano tutta la loro forza per raggiungerla.

 

Ma in genere soltanto pochi entrano su questa stretta via, i messaggeri non vengono quasi ascoltati e gli uomini, coloro che pensano soltanto al loro corpo ma non alla loro anima si spaventano della difficile salita. Ma la via larga è una via d’errore, perché conduce inevitabilmente giù nell’abisso, arrivano in un groviglio indistricabile e non se ne possono più liberare, a meno che non invochino per aiuto il Signore, del Quale sanno bene, ma non vogliono credere in Lui. Egli solo può inviare loro degli aiutanti in questo caos, che lo liberano e guidano su un’altra via, ma solo pochi invocano il Signore per aiuto e la loro fine sarà spaventosa.

 

Ricordiamoci sempre, che non percorriamo la Terra per godere e per procurare al nostro corpo soltanto benessere, ma crediamo che dapprima si deve pensare all’anima. E per aiutarla, prendiamo tutto il difficile pazientemente su di noi, percorriamo consapevoli la via stretta, che richiede da noi forza per la risalita e crediamo che conduce alla meta, che diventa sempre più chiara più saliamo in alto, e che ci attende già Gesù Cristo alla fine della via, che Egli ci manda incontro dei messaggeri che ci sostengono ed aiutano a superare tutti gli ostacoli, che il nostro occhio ha soltanto bisogno di essere rivolto in Alto, per ricevere dall’Alto Forza e Luce, che non sbagliamo la via e superiamo tutte le difficoltà della stessa.

 

Ma non lasciamoci ingannare dalle immagini graziose che ornano la via larga, che conduce in basso, all’abisso. La nostra meta è in Alto, nella Luce, ed in Verità, è soltanto una breve fatica che dobbiamo assumerci, per giungere in Alto. Ma questa fatica ci viene abbondantemente ricompensata, perché allora non dobbiamo più temere nessun male, se non lasciamo più perdere la meta, il Signore, Che ci vuole introdurre nel Paradiso, nel Regno della Luce e della Beatitudine.

 

Ma questo non può mai essere raggiunto sulla via larga, perché questa è il mezzo del Suo avversario che ci vuole presentare davanti agli occhi i beni del mondo, per trattenerci dalla meta di essere di nuovo uniti con Dio. Egli agisce soltanto sui sensi degli uomini, ma Dio vuole conquistare le nostre anime e perciò preservarci da tutto ciò che potrebbe danneggiare la nostra anima, di cui fanno parte tutte le gioie ed i godimenti mondani, perché il “Suo Regno non è di questo mondo”. Se desideriamo questo mondo, allora non arriveremo nel Suo Regno, e perciò evitiamo il mondo ovunque questo sia possibile, anche se dovessimo seguire tutte le pretese, che la vita terrena ci pone. Ma non lasciamole diventare per noi il contenuto della vita, ma tendiamo soltanto al Regno di Dio e veramente non ci pentiremo e percorreremo volentieri la via stretta che conduce in Alto, perché presto riconosceremo anche Gesù in Quella Guida che ci è a fianco. Perché Gesù Stesso può accompagnarci, perché facciamo del Signore la meta del nostro cammino terreno e perché ora il Signore riconosce anche che ci distogliamo da colui che ci promette e offre soltanto il mondo.

E più ci allontaniamo da quella via larga, più facile ci diventerà ora anche la risalita, perché le Alture a cui tendiamo diventano sempre più luminose, finché ci circonda poi lo splendore più chiaro ed entreremo nel Mio Regno, che ci dischiude insospettate meraviglie e vivremo nella Luce, Forza e Libertà e saremo beati.