HOME
VANGELO DEL GIORNO
ARCHIVIO
CHI SONO
DOWNLOAD
CONTATTI
LA CREAZIONE MOSAICA
IL PONTE SPIRITUALE
I SETTE SPIRITI DI DIO
L'APOCALISSE
L'ANGELO CUSTODE

MESSAGGI DI GESU'

Esaltazione della Santa Croce.
Gv 3, 13-17

Gesù disse a Nicodèmo: «Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.
Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.
Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui».

 

Come poteva capire Nicodemo i discorsi che il Signore gli stava facendo? Cosa intendeva Gesù dicendo che l’elevazione del Figlio dell’uomo doveva essere simile a quella del serpente di bronzo innalzato da Mosè nel deserto? Inoltre, come e perché potevano avere la vita eterna tutti coloro che avessero creduto in questo Figlio dell’uomo, che sarà innalzato come il serpente di Mosè?

Chi è questo Figlio dell’uomo? Dov’è Egli ora? Cosa fa’? Discenderà anch’Egli dai Cieli come Enoch ed Elia? Verrà generato? Cosa devono pensare gli uomini, che come Nicodemo non Lo hanno mai visto, del Figlio dell’uomo? Come può venire sulla Terra, se risiede sempre in Cielo? Dove verrà Egli innalzato e quando?

Non poteva essere diversamente, poiché Nicodemo giaceva nella notte del mondo e non poteva scorgere la Luce che è venuta dai Cieli ad illuminare la notte tenebrosa di questo mondo. Ora essa comincia lievemente ad albeggiare in Nicodemo, ma non è ancora in grado di percepire Chi gli sta davanti.

E poi, che differenza c’è tra Figlio di Dio e Figlio dell’uomo? Adesso Gesù parla pure di un unigenito Figlio di Dio, che Dio inviò nel mondo per Amore. Il “Figlio dell’uomo” e il “Figlio di Dio” sono un solo e medesimo essere?

Dio è Amore, e il Figlio è la sua Sapienza. Guardate Gesù! Ha un corpo, una testa, mani e piedi. Il capo, il corpo, le mani e i piedi sono carne e questa carne è un Figlio dell’uomo, perché, come disse, ciò che è carne procede dalla carne. Però in questo Figlio dell’uomo, che è fatto di carne, dimora la Sapienza di Dio e questa è l’Unigenito Figlio di Dio. Dunque non l’Unigenito Figlio di Dio, ma solo il Figlio dell’uomo dovrà essere innalzato come il serpente di Mosè nel deserto, perciò molti si scandalizzeranno. E a coloro che non si scandalizzeranno, ma crederanno e rimarranno fedeli al Suo Nome, Egli darà il potere di essere chiamati figli di Dio e la loro vita e il loro regno non avranno più fine. 

Gli Israeliti nel deserto mormorarono contro Dio. Essi erano abituati in Egitto a gustare carne bollita e cipolle, e la manna era troppo leggera per saziare i loro palati.

Erano abituati a gusti forti (cose mondane e non spirituali) e la manna (Parola di Dio nel loro cuore) non era di loro gradimento! Così che i serpenti (tentazioni e l’abbandonarsi alle gioie del mondo) mordevano i loro calcagni (il loro progredire sconsiderato), e ciò li uccideva ( la loro anima)

Innalzando lo sguardo (volontà di percepire le cose divine e celesti) essi non morivano.

 

E chi per la Sua Parola e per l'agire conformemente a questa Sua Parola è rinato, non sentirà la morte del corpo, e non se ne starà angosciosamente in attesa come succede agli uomini del mondo, ma egli stesso abbandonerà del tutto volontariamente il proprio corpo quando il Signore, avendo bisogno della sua opera a più nobili scopi, lo richiamerà da questo mondo alla Sua dimora.