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I flautisti Lo deridevano.
Mt 9, 18-26

In quel tempo, mentre Gesù parlava, giunse uno dei capi che gli si prostrò innanzi e gli disse: «Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni, imponi la tua mano sopra di lei ed essa vivrà». Alzatosi, Gesù lo seguiva con i suoi discepoli. 
Ed ecco una donna, che soffriva d'emorragia da dodici anni, gli si accostò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello. Pensava infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarita». Gesù, voltatosi, la vide e disse: «Coraggio, figliola, la tua fede ti ha guarita». E in quell'istante la donna guarì. 
Arrivato poi Gesù nella casa del capo e veduti i flautisti e la gente in agitazione, disse: «Ritiratevi, perché la fanciulla non è morta, ma dorme». Quelli si misero a deriderlo. Ma dopo che fu cacciata via la gente egli entrò, le prese la mano e la fanciulla si alzò. 
E se ne sparse la fama in tutta quella regione

E’ utile distinguere che ci sono dei segni operati da Gesù che sono molto simili tra loro; questo è molto simile alla resurrezione della figlia di Giairo, il rettore della sinagoga di Cafarnao, e quello della donna, greca, che dopo essere guarita al contatto del mantello di Gesù, fu fissata da Gesù che chiedeva: “Chi mi ha toccato?”.

Ma questo è un altro fatto rispetto a quanto narrato da Marco e da Luca. La ragazzina che viene resuscitata oggi è figlia di Cornelio (fratello di Quirino), un’alta carica romana, e la donna che tocca il mantello al Signore è ebrea e non una greca, però la sua abitazione era situata non lontano da una colonia greca; essa frequentava spesso i greci, e da questi aveva appreso molte cose, fra le quali anche la guarigione della donna greca summenzionata. Ora è da notare che questo fatto della prima guarigione, simile assolutamente all’altro, ha indotto perfino i teosofi più colti, in seguito a questa somiglianza, a considerare i due fatti distinti come uno solo, ciò che tuttavia non corrisponde affatto alla piena verità e che non serve ad altro che a fornire buona acqua al mulino di coloro che instillano dubbi.    

Cosa c’è da sottolineare in questi versetti finali? Prima di tutto che i miracoli sono eseguiti anche perché il miracolato possa annunciare poi all’umanità la gloria di Dio.

Inoltre, i flautisti Lo deridevano. Un tempo forse non conoscevano chi fosse Gesù. Oggi tutti, o quasi, sanno chi è Dio, ma non Lo vogliono. Vogliono il benessere e la libertà di fare anche il male. Benedetti coloro che con le loro parole e le loro azioni non deridono il Signore.

I flautisti, ingaggiati per denaro ben s’intende, perché senza denari anche questa funzione non si faceva per nessuno, vengono allontanati da Gesù. Stiamo attenti a non subire la stessa sorte.

Per resuscitare la figlia del comandante romano, Gesù non parla, ma le prende solo la mano.

Questo per ricordare a coloro che dicono che “Dio è silenzio”, che il Signore parla al cuore di ogni persona che cerca l’incontro con Lui.  Credete e comprenderete: tutto dipende dalla vostra Fede nel Suo amore.  Chi crede e Lo cerca sarà salvo. Lui parla, Lui parla, Lui parla: ascoltateLo.