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Ascensione del Signore.
Mc 16, 15-20

Gesù apparve agli Undici e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.
Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.

 

Il tempo dell' Esistenza di Dio sulla Terra nella Forma visibile di un Uomo era terminata quando il Signore ascese al Cielo.  Sembra sia avvenuta nel monte degli Ulivi, ove era solito isolarsi con i Suoi discepoli. Aveva compiuto la missione come Uomo ed ora alla fine forniva ancora ai discepoli come a coloro che credevano in Gesù come Figlio di Dio, un ultimo segno, che doveva fortificare la loro fede. Si mostrava loro ancora una volta visibilmente, e dimostrò loro la Propria Divinità mediante la visibile Ascesa al Cielo, che potevano sperimentare solamente per via della loro forza di fede e che doveva nuovamente colmarli con grande Forza per la loro immediata e successiva missione: annunciare al mondo Gesù ed il Suo Vangelo.

Gesù diede loro la forza di poter contemplarLo, (proprio come  sul Monte Tabor con Pietro, Giacomo e Giovanni) altrimenti sarebbero veramente morti. Ma Lo hanno potuto vedere soltanto quei discepoli che erano intimamente uniti a Gesù mediante il loro amore e quindi possedevano già il grado di maturità che rendeva possibile un tale contemplare. E così qualche anima ritorna nello stesso stadio dalla Terra nel Regno di Luce ed anche a loro è possibile che  contemplino il Signore in Splendore e Magnificenza, perché il loro grado di maturità permette un contemplare spirituale, perché anche per loro ora non esiste più alcun limite, anche loro saranno rivestiti d’ogni gloria, potranno vedere Iddio da Faccia a faccia e trovarsi ora nel loro elemento primordiale, nell’Amore, che è contemporaneamente Luce e Forza. Questo è il loro abito spirituale, che ogni anima può assumere appena lascia la vita terrena ed entra maturata nel Regno dell’aldilà.

Anche per questo ultimo motivo agli uomini doveva essere data una dimostrazione, che però non verrà riconosciuta dagli uomini che sono ancora immaturi e che non hanno raggiunto nessuna spiritualizzazione. L’Ascesa al Cielo di Gesù rimarrà per gli uomini una leggenda, finché non saranno penetrati nel sapere spirituale, perché si è svolto qualcosa di straordinario, che potevano sperimentare appunto solamente i Suoi seguaci, ma non viene più messa in dubbio appena la maturità dell’anima dell’uomo ha raggiunto un determinato grado, in cui l’uomo non dubita più di nulla nella conoscenza, che per Dio nulla è impossibile. Con l’Ascesa al Cielo di Gesù l’Opera di Redenzione ha trovato la sua conclusione. Gesù era inondato di Luce e Forza, ed ora poteva lasciare la Terra per entrare di nuovo nel Suo Regno dal quale era provenuto, nel Regno di Luce e Beatitudine.

Il Suo Corpo era trasfigurato, era il Suo abito spirituale che non era più legato alle leggi della natura, ma il corpo ora poteva stare dove la Sua Volontà lo trasportava, perché era Spirito come il Suo Spirito di Padre dall’eternità, il Quale non era legato ad una forma, ma colmava tutto il Cosmo e quindi anche Gesù Stesso. L’Uomo Gesù, Che aveva assunto in Sè’ l’Eterna Divinità’ per darLe un involucro umano di cui aveva bisogno, voleva soggiornare fra gli uomini che erano ancora sottoposti alle leggi della natura, e per questo dovevano possedere un alto grado di maturità per poter assumere in sé l’Eterna Divinità. Gesù diede loro la forza di poter contemplarLo, (proprio come  sul Monte Tabor con Pietro, Giacomo e Giovanni) altrimenti sarebbero veramente morti. Ma Lo hanno potuto vedere soltanto quei discepoli che erano intimamente uniti a Gesù mediante il loro amore e quindi possedevano già il grado di maturità che rendeva possibile un tale contemplare. E così qualche anima ritorna nello stesso stadio dalla Terra nel Regno di Luce ed anche a loro è possibile che  contemplino il Signore in Splendore e Magnificenza, perché il loro grado di maturità permette un contemplare spirituale, perché anche per loro ora non esiste più alcun limite, anche loro saranno rivestiti d’ogni gloria, potranno vedere Iddio da Faccia a faccia e trovarsi ora nel loro elemento primordiale, nell’Amore, che è contemporaneamente Luce e Forza. Questo è il loro abito spirituale, che ogni anima può assumere appena lascia la vita terrena ed entra maturata nel Regno dell’aldilà.

I discepoli erano sono rimasti indietro e si sentivano soli ed abbandonati quando il Signore era scomparso ai loro occhi, ma erano colmati del Suo Spirito ed ora vedevano chiaramente davanti a sé la loro missione, e si sentivano spinti dallo Spirito ad eseguire ora l’incarico, con cui il Signore li ha mandati fuori a tutti i popoli della Terra.

Perciò ha fatto loro anche sperimentare l’insolito, che era l’ultimo Miracolo che concludeva il cammino terreno del Signore. Avevano molto bisogno della fortificazione della fede, dato che con la costante frequentazione con Gesù erano giunti ad una certa dipendenza, che doveva essere ancora vinta da loro ed ognuno dei discepoli poteva tenersi sempre di nuovo davanti agli occhi gli ultimi avvenimenti, com’era del resto la Volontà del Signore. Ma rimaneva con loro nello Spirito, ed anche durante il loro agire per il Signore ed il Suo Regno potevano sentire sovente dei Discorsi, che rendevano loro evidente la Presenza del Signore, in modo che il loro amore per il Signore era sempre più profondo e nella stessa misura cresceva la loro conoscenza e così anche la loro facoltà nell’agire per il Signore.

Gesù aveva estinto la grande colpa di peccato degli uomini attraverso la Sua Opera di Redenzione, e di questa doveva essere data conoscenza all’umanità, e ciò poteva nuovamente avvenire soltanto tramite degli uomini che loro stessi avevano sperimentato Gesù e la Sua morte sulla Croce. Da parte loro poteva ora essere annunciata la purissima Verità su questa grande Opera di Misericordia, e perciò proprio i Suoi primi discepoli sono stati fortificati e provvisti in modo insolitamente forte per la loro missione, Gesù ha potuto istruirli e prepararli personalmente prima per il loro compito, ed ha fortificato insolitamente la loro fede, ma conservavano la libertà della loro volontà, ed il loro amore per Gesù ed il loro cammino di vita permetteva di provvederli ulteriormente per la loro funzione, perché tutta l’umanità doveva sapere ciò che si era svolto da parte divina per gli uomini e perciò, per la preparazione di quel sapere, il Signore aveva bisogno di adeguati servitori e messaggeri. E costoro dovevano poter adoperarsi con piena convinzione per ciò che insegnavano. L’amore che era in loro li rendeva capaci di accettare anche insolite esperienze ed anche di testimoniare con tutto il fervore davanti ai loro prossimi. Ma quel sapere sull'Opera di Redenzione pretenderà sempre un certo grado d’amore, per essere accettata e creduta. Ma lo Spirito Santo colmerà anche un uomo amorevole e lo guiderà in tutta la Verità, come Gesù Stesso l’ha annunciato.

L’Ascesa al Cielo era l’ultima dimostrazione che Gesù non era di questa Terra, ma E' disceso da un Regno della Luce e della Magnificenza, che ora era anche di nuovo la Sua Meta e che sarà e rimarrà eternamente anche la nostra meta, perché anche noi dobbiamoe ritornare nella Luce, noi dobbiamo poter di nuovo ricevere la Sua Luce e la Sua Forza mediante l’unificazione con Dio e quindi anche risorgere e ascendere al Cielo nella nostra vera Patria.