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Erano come pecore senza pastore.
Mc 6, 30-34

In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po'». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare. Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.

 

Il compito degli apostoli durò circa sette settimane. Nel frattempo Gesù insegnava nei villaggi adiacenti il mare di Galilea assieme ai numerosi discepoli che erano rimasti, ma era sempre in contatto spirituale con gli apostoli. Gli apostoli tornarono tutti nello stesso momento, grazie a dei messaggeri divini, e la gioia fu grande.

 

Immaginate voi stessi, la gioia nel raccontare i progressi ottenuti, i prodigi effettuati, e la grande meraviglia nell’ascoltare che tutti gli altri apostoli avevano vissuto le stesse esperienze di gioia e di meraviglia.

 

Gesù raccoglie gli apostoli come una chioccia raccoglie e suoi pulcini. C’era molta folla che andava e veniva, ma chi sceglie definitivamente il Signore come pastore della sua vita, il Signore lo prende per mano e lo porta in disparte, lo accoglie e lo custodisce sulla Sua Barca, sulla Sua Arca. Molta gente va e viene, ma chi rimane, sono poche persone .Se ne andò con i dodici discepoli in direzione di Sibarah, verso il mare, dove, saliti su di una barca, si diressero verso una regione al di sopra di Bethabara. Durante il percorso i discepoli finirono anche di raccontare  tutto ciò che  avevano fatto ed insegnato e ne ebbero dal Signore la dovuta lode.

 

Senonchè la barca fu seguita da molte imbarcazioni cariche di gente, la quale ebbe così modo di apprendere facilmente il luogo ove si trovava il Signore, tanto più che poi Esso non aveva avuto affatto l'intenzione di nasconderSi completamente agli occhi dell'umanità bisognosa di soccorso.

 

Il luogo che il Signore aveva scelto nel deserto consisteva in una caverna spaziosa senza alcuna apertura dissimulata e che era situata ad una discreta altezza. La caverna era circondata da fitti alberi e c'era davanti ad essa una spianata molto vasta sulla quale avrebbero trovato posto più che sufficiente parecchie migliaia di persone ed appunto su questa spianata s'erano anche accampate le turbe con i loro ammalati. 

 

Gesù fissa lo sguardo su quella moltitudine e ne ebbe immensa pietà, allorquando, con le lacrime agli occhi, la massa Lo supplicò di aiutare gli ammalati che erano stati accompagnati o portati là.

 

La Parola del Signore può essere il Richiamo del Buon Pastore, che segue le Sue pecore che si sono smarrite o che si stanno perdendo. Il Richiamo divino le può ancora raggiungere, anche quando si sono allontanate di molto dal loro Pastore. E Lo possono seguire e ritornare nella buona volontà.

 

Il Signore deve rispettare la nostra libera volontà e non può agire su di noi in modo costrittivo. Ma ci può parlare in ogni tempo, perché noi stessi decidiamo se il Suo Discorso possa penetrare o meno nel nostro cuore; sempre e solamente noi stessi valutiamo se in questo Richiamo riconosciamo nostro Padre, e se ci rivolgiamo a Lui, perché percepiamo il Suo Amore in ogni Parola che ci tocca.

 

Quando veniamo colpiti da un Suo Raggio d’Amore,  non dobbiamo chiudere i cuori, ma apriamoli, e lasciando irradiare la Luce, Gliene saremo grati in eterno, perché il Suo Amore ci ha seguito anche quando ci siamo distolti dal Suo Sguardo. Allora potremo giungere alla Vita, la Sua Forza d’Amore ci risveglierà dalla morte alla Vita, ed ora non perderemo più questa Vita, perché ora la Parola del Signore ci risuonerà sempre ed in eterno, e sempre ed in eterno desidereremo di essere interpellati dal Signore, e sempre ed in eterno Lui esaudirà il nostro desiderio.