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CONDIVISIONI SUL TEMA DELL’ “ANIMA”
DI LUZ DE MARIA
PRIMA PARTE
31 GENNAIO 2015

L’uomo, creato a immagine e somiglianza di Dio, è perfettamente in grado di relazionarsi con Lui. (Ge. 1,26) Lo può amare e conoscere. Siamo Suoi figli e possiamo sondare le profondità Divine, che sono aperte agli esseri umani, dove la nostra umanità potrà penetrare senza ostacoli, perché è necessario solo il “sì” dell’uomo, tramite l’umana volontà, l’elevarsi al di sopra del volere umano, per unirsi al Volere Divino.  Non è un’utopia, ma l’Infinito ed Incomparabile Amore Divino verso i Suoi figli.  

L’uomo possiede la dignità di esercitare la supremazia sulle creature che coabitano la terra con lui. La dignità come persona, visto che l’uomo non è “qualcosa”, ma “qualcuno”. E questa è la consapevolezza che deve esistere in tutti, per staccarsi dalla terra ed entrare in comunione con altre persone, poiché tutti siamo chiamati alla Grazia, a dare una risposta di Fede ed Amore, che solo e solamente ciascuno, a livello personale,  può mettere in atto. Nessun essere umano può risponderne per qualcun altro.

Citando Sant’ Agostino, espongo la sua opinione:

"'In questa risposta, l’umanità si può dividere in due gruppi:
coloro che amano Dio, si sottomettono alla Sua Parola e  
cercano la Pace Eterna e coloro che amano i beni materiali e
temporali e preferiscono sé stessi a Dio. 
Nonostante questi due gruppi siano mescolati dal principio
della storia,  in un certo modo appartengono a
due popoli o città distinte: i primi appartengono al
territorio mistico della Città di Dio (Gerusalemme), i
secondi alla Citta temporale o terrena (Babilonia).
Dal principio del mondo  si sono affrontati, ma con il
giudizio finale si separeranno definitivamente.”

In questa divisione esistente tra i due gruppi, tutti ambiscono ad avere diritto alla felicità.  Per questo il nostro Dio ci creò, per essere felici e per essere santi, come Cristo è Santo, tenendo presente che nella Sua Seconda Venuta, Cristo viene per la Sua Chiesa Santa.  Ma affinché l’uomo raggiunga la Santità, deve essere a somiglianza dell’Operare e dell’Agire Divini.
Qui ci addentriamo nella Misericordia Divina, che non si offusca di fronte al peccatore, se questo dimostra non solo il desiderio, ma la disposizione e la lotta contro sé stesso per vincere ciò che lo porta a sminuirsi, perché pochi si lasciano volontariamente penetrare da quella lancia che non brucia e ferisce soltanto, ma satura l’anima umana di quella Sete Divina, nella quale poche persone hanno saputo assaporare il Paradiso anticipato: i Santi. 

L’uomo, in quanto parte di questa Chiesa, deve essere santo come Cristo è Santo.  Ogni uomo è chiamato a dirigere il suo operare ed agire per essere copia dell’operare e dell’agire di Cristo, in preparazione alla Seconda Venuta di Nostro Signore Gesù Cristo.  .

QUANDO L’UOMO DA’, SE NON PURIFICA LA SUA VOLONTA’, PER QUANTO OFFRA,  LA DONAZIONE NON E’ GRADITA A DIO. PERCIO’, NONOSTANTE DESIDERI ESSERE AQUILA E SOLCARE LE ALTURE, SE LE ALI CONSERVANO TRACCE DEL DESIDERIO UMANO, NON RIUSCIRANNO AD INNALZARE L’UOMO, CHE RIMARRA’ PROSTRATO A TERRA, GUARDANDOSI E LAMENTANDOSI DELLE SUE MISERIE.  

L’uomo attuale si muove come gli uomini delle passate generazioni, nuotando in mezzo alla corrente del mondo, che stordisce la mente umana, per indurla ad allontanarsi dal vero cammino che lo porterà alla Vita Eterna.
Come nelle passate generazioni, sovrabbondano coloro che sono tenebre, travestiti da lampade, cercando di scovare nella luce, l’oscurità che non troveranno e vedendo la luce dove ci sono le tenebre, burlandosi della Parola Divina e proclamando a gran voce che Dio non esplicita la Sua Parola.
Stolti coloro che hanno una pallida ombra d’amore per Dio, e giudicano e incolpano la Volontà Divina di mettere in continua allerta il Suo Popolo, al quale Egli ha promesso che non rimarrà solo.

L'uomo si trova tra il "già" e il "non ancora"  di Misericordia; ma questa generazione, secondo la rivelazione che il Cielo mi ha dato, dovrà affrontare la Purificazione, poiché ha offeso il Suo Creatore più di altre generazioni.

Nella loro cecità umana, molti dicono: “ci stiamo comportando bene, continuiamo a negare il peccato perché  non stiamo peccando. Siamo liberi, siamo salvi, agiamo di libero arbitrio, tanto ci è già stato perdonato tutto, non abbiamo paura di niente, perché Cristo è Misericordioso e perdona tutto…”
SOLO CHE LA MISERICORDIA E’ GIUSTIZIA, AFFINCHE’ IL GIUSTO VIVA ED IL PECCATORE SI PENTA.

Il Cielo nella Sua Misericordia Infinita, ci rivela la Sua Giustizia, quella che questa generazione deve affrontare. Nell’ardente e profondo desiderio Divino, veniamo allertati su quanto si avvicina, affinché  il peccatore cambi il peccato in amore per il Suo Signore e Dio, ed in questo modo l’uomo salvi la sua anima.

Timore, terrore, paura, impotenza, sono i sentimenti che le persone lasciano trasparire quando vengono loro annunciati i disegni del Cielo, di fronte alla disobbedienza dell’umanità.

IL CIELO RIVELA I SUOI DISEGNI, INVECE L’UOMO NEGA QUESTI DISEGNI.  La paura porta alla negazione che l’Onnipotenza Divina possa agire sugli esseri umani.  Dio non intimorisce, ma parla con la Verità, quella che l’uomo ignora, vivendo in modo superfluo, senza conoscere né riconoscere il Suo Creatore e quanto non si conosce causa paura.

SALVARE L’ANIMA… DA COSA?

Salvare l’anima dallo stesso “ego” umano, che disconoscendo l’anima stessa, la proietta al di fuori della Volontà Divina, portandola ad inciampare continuamente, nelle tenebre.
Colpevole o non colpevole, l’uomo, creatura di Dio ed immerso nel letargo dell’affannosa comodità del mondo, non ha accelerato il passo per  premunirsi rispetto a quanto forse la Chiesa stessa non ha enfatizzato e la persona si è sentita a proprio agio nella sua vita spirituale che non gli richiede molto per arrivare lontano.
La Fede si è debilitata, la mente dell’uomo ha acquisito preferenze per le novità della tecnologia e perfino per le novità delle ideologie liberali, che non richiedono un agire ed un operare Divino, ma ciascuno può seguire l’umano  desiderio. 

Da un lato, abbiamo la tiepidezza di alcuni Gerarchi della nostra Chiesa, che non predicano quanto si avvicina per non perdere i fedeli, in contrasto con quei Sacerdoti che predicano la Verità di quanto sta per arrivare, ma vengono allontanati dalle comunità urbane, così che non spaventino i fedeli.
Ma che ne sarà di tutte quelle anime che non conoscono, oppure negano le Profezie della Madonna, la quale, per Amore per i Suoi figli, ha rivelato in anticipo i cammini lugubri e purificatori dai quali dovrà passare l’umanità, se non si converte?
Per questo è necessario predicare su Dio in ogni tempo, come dice San Paolo.    

SALVARE L’ANIMA?

LA MADONNA HA INSISTITO ULTIMAMENTE CON MAGGIORE FORZA SULLA SALVEZZA DELL’ANIMA.
Dobbiamo ampliare il concetto di anima, se ne possediamo uno.
Immaginiamo l’universo… un universo conformato al di fuori della carne, che vediamo a prima vista, ma dentro? Cosa succede all’interno del corpo umano?
Un Universo che dipende da Dio, l’universo del nostro corpo che non possiede solo la carne che vediamo, il sistema respiratorio, digestivo e gli altri sistemi, ma possiede un organismo spirituale.
SIAMO CORPO, ANIMA E SPIRITO: UNA TRILOGIA.  

Ci parlano tanto dell’anima. Perché ci parlano tanto della cura dell’anima? Come mai? Perché l’anima è  vicina a noi, perché è dentro di noi.

SE TI DICO: “ANIMA”, COSA PENSI CHE SIA L’ANIMA?

L’anima ci ricopre all’interno per darsi “ad extra”. Quando dico all’interno, immagino qualcosa di reale, che possiede vita, che ha peso, energia e che circola in tutto il nostro corpo, come circola il sangue. L’anima circola, proteggendo e  circondando tutto il nostro organismo spirituale, così che  noi, a seconda del trattamento che le diamo in noi stessi e quindi verso i fratelli, ne siamo un suo riflesso.

Possiamo essere creature del bene o del male; l’anima affronta qualcosa di molto complesso che noi stessi le imponiamo: il bene e il male, la luce o l’oscurità, e noi con il nostro libero arbitrio, scegliamo quello che la nostra anima, che è una creazione di Dio, dovrà vivere.

L’anima, è una creazione di Dio ed è buona, perché tutto quello che è creato da Dio è buono. E’ l’uomo, che provocato dal demonio tramite le sue cattive passioni, a causa del mondo e della carne, accetta il male che gli viene proposto come se fosse un bene. 

L’ANIMA, ESSENDO A SOMIGLIANZA DI DIO, POSSIEDE TRE FACOLTA’: MEMORIA, COMPRENSIONE E VOLONTA’.  

Poiché l’anima è unita al corpo, la memoria e la comprensione, dipendono da qualcosa di molto importante, alla quale veniamo chiamati: LA RAGIONE.  SECONDO L’USO CHE NE FACCIAMO DELLA NOSTRA RAGIONE, DIPENDE LA NOSTRA SALVEZZA.

Per questo veniamo sollecitati ad esaminare, a leggere, a crescere, per fortificare la ragione e quindi l’intelligenza, e quest’ultima  ci porti ad avere un’apertura verso quanto non conosciamo, verso quanto ci è stato detto, che è una verità.
Cristo ci porta di novità in novità, il Suo Amore è in costante movimento, ci porta di conoscenza in conoscenza, nella novità delle novità, affinché la nostra intelligenza ed il nostro comportamento ci conducano ad assaporare la SETE DI ANIME, A SOMIGLIANZA DEL VOLERE DIVINO.

Se mi limito e mi pongo volontariamente come se fossi chiuso fra quattro mura, per non comprendere niente di più di quanto mi sia stato detto in precedenza, allora sto ponendo limiti alla mia intelligenza, e non la lascio andare oltre i confini che mi sono imposto.

Hanno dovuto venire persone come i santi e menziono i miei preferiti: Santa Teresa, Padre Pio, San Francesco d’Assisi, Anna Catalina Emmerich, Maria Valtorta, Sant’Agostino e tanti altri che si sono resi conto che per mezzo dell’Amore e della ragione, dovevano adottare un modo di vivere differente per penetrare e salire al primo livello, in cui Cristo parla e l’essere non sa chi gli stia parlando e perciò dice: non lo vedo, non lo vedo e lo cerca ovunque e non lo trova.  Loro, i santi, erano soliti affidarsi e ad avvicinarsi a Dio, così che Dio si rivelava e toglieva loro il velo che avevano addosso, facendoli diventare santi e differenti, ricolmi dei doni dello Spirito Santo.

TUTTI NOI SIAMO ATTI A POSSEDERE I DONI DELLO SPIRITO SANTO, ma non abbiamo voluto sviluppare un’apertura nell’intelligenza spirituale che ci permetta di dire: sì, sì! Perché quando ci giunge una novità, diciamo: no, no!  Mentre Cristo desidera invece che diciamo: SI’, SI’!.
Per questo il corretto comportamento umano fa crescere l’anima e per comportamento non si intende avere o non avere “un’etica cristiana”.  IL COMPORTAMENTO E’ LA DISPOSIZIONE INTERIORE DI CIASCUNO AD APRIRSI ALLE NOVITA’, ALLE QUALI CRISTO HA SEMPRE DESIDERATO PORTARE IL SUO POPOLO.
Forse a volte ci potranno apparire contraddittorie, però andando alla sostanza della Parola di Cristo, vedremo che non ci ha mai detto cose che vadano al di là di quanto si possa giungere a conoscere comunemente.

LA MADONNA HA DETTO: “DOVE RECITERETE IL ROSARIO, LE MIE LEGIONI VERRANNO A BENEDIRE”, e in quante case si recita il Santo Rosario?  Ce ne sono alcune dove non si prega nemmeno, perché si vive una spiritualità “light”.  Si vive una socialità, non si vive una spiritualità.  Per questo quanto è spirituale deve dissociarsi dal mondano e deve imparare ad obbedire a Cristo, alla Sua Volontà e all’Appello della Madonna.

GLI STATI SPIRITUALI SI RIPERCUOTONO SULL’ANIMA, l'arrabbiarsi, l'ira, l'invidia, la vendetta, le brutte parole, l'offendersi, riescono ad opprimere l'anima, e fanno sì che questa si senta imbavagliata dalle mie azioni e dalle mie reazioni. In questo modo non la sto portando ad evolversi, bensì  a retrocedere.

L'INFURIARSI, L'AVERE TIMORI, L'AVERE PAURE, TUTTO QUESTO VA CONTRO L'ANIMA, PERCHÉ TUTTI I SENTIMENTI CHE VIVIAMO, RICADONO SULL'ANIMA.

Come è stato detto sopra, Sant’ Agostino dice che si possono dividere gli esseri umani in due gruppi: quelli che amano Dio e si sottomettono alla Sua Parola e cercano la Pace Eterna e quelli che desiderano i beni materiali e temporali e preferiscono loro stessi a Dio. E siamo mischiati.  Per questo la Parabola dice che il grano è mischiato alla zizzania (Mt. 13,24), ma nessuno vuole essere zizzania o invece sì, forse ne facciamo parte.

Fin dal principio della storia dell’umanità, viviamo mischiati ed abbiamo vissuto nel complesso ragionamento di attribuire una definizione all’anima e allo spirito, invece di comportarci in modo diverso, più concorde con l’operare e l’agire di Dio.
Ma è necessario sapere cosa sia l’anima, ed ora sappiamo che l’anima non è un’invenzione, ma E’ UNA MANIFESTAZIONE DEL NOSTRO ORGANISMO SPIRITUALE, CHE SENTE, CRESCE O DECRESCE E POSSIEDE ENERGIA, UNA SOSTANZA DIVINA CREATA A SOMIGLIANZA DI DIO, CHE OCCUPA IL NOSTRO CORPO E VI SCORRE.

Per questo ci dobbiamo rendere conto che i sentimenti, i desideri, le reazioni ricadono sull’anima e che coloro che scelgono di vivere e condurre la loro anima secondo i Precetti Divini staranno nella Mistica città di Dio, mentre coloro che non ubbidiscono e conducono la loro anima al di fuori della ragione, lontano dall'Intelligenza Spirituale Divina,  andranno al fuoco eterno o alla Babilonia, comunque lo si voglia chiamare.

SIAMO ASTUTI, TUTTO CI E’ STATO RIVELATO NELLA SACRA SCRITTURA O IN RIVELAZIONI PRIVATE O PUBBLICHE DELLA MADONNA, COME A FATIMA.

Nessuno è obbligato a credere nelle rivelazioni? Sì, ma la Parola dice:  “esaminate tutto e ritenete quanto è buono”. (1 Tes 5, 20). Non rifiutiamo la Parola Divina, perché verranno momenti in cui la sete di questa Parola sarà intensa e sarà molto difficile ascoltarla.

La comprensione di tutto trasforma l’essere in una persona saggia e rifiutarsi di andare oltre l’ascolto di una parola,  porta l’uomo ad essere come colui che aveva di fronte a sé un tesoro e per paura di aprirlo lo disprezza e quando poi vorrà aprirlo, sarà troppo tardi, il tesoro sarà già ammuffito.

Le prove di ogni giorno rafforzano la Fede, se questa Fede si basa su una corretta comprensione e sulla donazione dell’essere verso Dio.  Al contrario l’essere continuerà ad essere un essere soltanto e considererà Dio come uno sconosciuto che si trova lontano da lui.

Amen.