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Chi è, sa!

2 novembre 2014

A volte può capitare che un periodo di fermo, di riposo forzato arresta quel tempo frenetico per ritrovare dentro il cuore la calma che viene dal Signore.

         

Eventi tempestosi,  rombi di guerre, profondi dolori, ma quando è che si ferma un attimo quel cuore? Cuore che freme, si affanna per tutto risolvere ma a niente può giungere perché la frenesia è parte di  quell’io che mancando di fede, si perde e si agita a più non posso.

         

Allora giunge quel fermo che ti vede solo con te stesso per riprendere un discorso lontano da tempo iniziato ma ancora non completato. Ecco giunge il momento in cui prendi carta  penna e calamaio, per riprendere quel collegamento interiore che da sempre c’è ma non è ben ascoltato.

         

Comprendo bene che il dolore del distacco è profondo, comprendo il tuo dolore, ecco lo porto nel Mio Cuore. Non c'è dolore offerto che non venga accolto con infinito amore. Non siete soli, questo lo sai, eppure, ogni tanto sopravviene lo scoraggiamento. Mi dirai: faccio del mio meglio. Ma è qui che cadi in errore, il meglio per te è solo stare con il tuo Re. Quindi devi fare sempre il Mio meglio.

         

Ma cos’è il “meglio”? Dammi la tua definizione di "meglio". Sì, fare la cosa che pensi sia migliore in quel momento. Ma ciò che pensi sia migliore in quel momento, potrebbe non esserlo nei progetti del Padre che, sicuramente, avrà una visione più ampia di te! Non credi? "Fare il meglio.." non necessariamente si deve dare una interpretazione materiale, bensì spirituale.

         

Deve essere visto sempre con un fine ben preciso "il Bene". Allora fare il meglio si intende fare il Bene per una fine eterno. Bene ed Eterno vanno insieme e si devono considerare sempre quando ci si accinge nell'azione altrimenti, perde il senso del tuo vissuto, del tuo vivere, di ciò che vivrai. I tempi non sono più tempi in cui si può anche perdere tempo, scusa il ripetere delle parole, ma da più il senso. Adesso, ora è il tempo.

 

Il tempo di adesso si chiama "ora". Quindi i passi devono essere fatti in virtù del Bene che ti conduce all'eterno.

 

Adesso Ora

fare del “tuo meglio” diventa dispersione agli occhi del Signore. Ma a fare il Bene per seguire l’eterno è programma di vita che rientra nel disegno di Dio. Non si può rimanere inerti, non si può rimanere fermi, ma occorre che ogni cuore trovi quel deserto interiore per ascoltare la voce di Dio che parla forte e scuote le coscienze, non vuole perdere nessun cuore, ogni cuore è Sua Dimora e quando vi risiede ecco l'importanza di rimanere in ascolto per fare il Suo  Bene.

         

Chi è di Dio, deve allargare il cuore, per fare spazio all'Eterno che ama e consola. Unità d'amore, unità di cuori. Non basta avere fame e sete, occorre rimanere alla Fonte così non si ha più fame ne sete. Sono davvero pochi coloro i quali hanno davvero sete. Sono i tanti che si disperdono e disperdono. Cosa puoi fare tu dinnanzi a tutto questo? Cosa può fare un cuore per trovare le giuste risorse?

        

Occorre rimanere radicati alla Vite, il tralcio deve essere sempre unito. Altrimenti perde forza vitale. Il nemico ormai sta prendendo piede, ma non temere, il Cielo a occhi e orecchie. Non è sordo al grido di quei cuori che seguono il Bene. Presto avrai altri segni che comprender ti faranno che sei sempre stata nel mio cuore e che il disegno di Dio non è mai come lo pensi tu, piccolo uomo ma spazia all'infinito. E tu che ti vedi piccolo e limitato, conoscerai nuovi orizzonti, comprenderai che le Mie parole sono veraci  mai passano. Quel che dico è . Potranno elaborare teorie su teorie, potranno teorizzare, potranno ingannare, ma chi è, sa, è quindi se tu sei, sai.

CHI E’ SA!

 

Vivi sempre unito all'Essere e mai nessuno ingannar ti potrà, perché segui la Via che è Verità, e che ti condurrà alla Vita che è e che viene.

 

Maranatha!

 

Jeshua